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Il Napoli riaccende l'entusiasmo, la rivincita di ADL alle contestazioni: "Volevano i nomi, ma non ho mai avuto dubbi"

di Antonio Gaito

Il Napoli è entrato nella settimana della sfida alla Fiorentina. La squadra di Sarri, che domani riprende la preparazione, è chiamata a proseguire il discorso interrotto a Milano dalla sosta per le nazionali. Con i viola l'obiettivo è lanciare l'assalto alle prime posizioni, compattare ulteriormente la classifica e soprattutto continuare la striscia di successi e grandi prove. In realtà, a riaccendere l'entusiasmo della piazza più che i 12 punti in classifica - gli stessi del Chievo ed uno in meno del Torino - è stata la vera e propria esplosione della squadra di Sarri, capace di cancellare l'inizio di stagione con le vittorie su Lazio, Juventus e Milan, con un dominio ed un'organizzazione di gioco che hanno esaltato anche i più scettici. Considerando anche l'Europa League, il bilancio è di 18 gol fatti ed uno solo subito nelle ultime sei gare che autorizza a pensare in grande.

Non a caso, allo scetticismo in città (solo 7mila abbonamenti), ha fatto posto un entusiasmo contagioso che contro la Fiorentina dovrebbe portare a circa 50mila spettatori al San Paolo, qualcosa di impensabile fino a poche settimane fa (escludendo i 40mila per la Juve, che rappresenta sempre l'evento dell'anno, con la Lazio ci furono 18mila spettatori). Ed a godersi la situazione c'è chiaramente Aurelio De Laurentiis. Il numero uno del club azzurro è stato il principale bersaglio delle critiche, sia in estate che soprattutto dopo le gare con Sassuolo e Sampdoria, nonostante un mercato - senza i proventi della Champions per un'altra stagione ed un monte ingaggi rimasto sostanzialmente inalterato confermando i big - chiuso con una ventina di milioni di disavanzo. Al di là del ritorno di Reina, acquisti arrivati in sordina come Allan e Hysaj stanno dimostrando il loro valore, così come altri elementi in rosa rivalutati rispetto all'ultima gestione tecnica. 

Non a caso ieri, una piccola frecciatina alle critiche estive e non solo, è arrivata proprio da Aurelio De Laurentiis. Il presidente evidentemente non avrà dimenticato il clima che ha accompagnato la squadra a questo campionato, dai dubbi sul tecnico a quelli sulla rosa, e gli striscioni ed i volantini in città contro la sua proprietà: "La squadra è cosciente della sua forza. Io ci ho sempre creduto anche quando i tifosi non erano convinti. I tifosi vogliono i nomi, quelli che si pagano di più - ha detto De Laurentiis, tornando sulle trattative sfumate -, io ho provato ad offrire molti soldi a Sabatini per Romagnoli, ma si era impegnato già con un'altra società e lo stesso con Cairo. Avevamo determinato un valore per un giocatore che poi s'è fatto anche male (Maksimovic, ndr), ma poi lui ne ha determinato un altro. Eravamo convinti di aver rinforzato centrocampo e difesa e siamo andati avanti con la solita credibilità e professionalità, andando a dormire tranquilli".


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