ESCLUSIVA – Reina porta l’offerta, ma il Napoli non vende, né rinnova: situazione ancora bloccata

Il primo luglio è arrivato, la nuova stagione sta per cominciare e il Napoli non ha ancora certezze sul suo prossimo portiere titolare. Uno scenario imprevedibile qualche mese fa diventato ormai routine, in un’estate che, per gli azzurri, doveva essere tranquilla. E che, invece, è stata scossa dal caso Pepe Reina.

Lo spagnolo, convocato per il ritiro di Dimaro, da lunedì tornerà in città. Eppure, non è per nulla certo di restarci: il Napoli era certo di poterne fare a meno una volta bloccato Szczesny, ma l’inserimento della Juventus ha devastato i suoi piani. Soluzioni al livello dell’ex Liverpool sul mercato latitano, considerando soprattutto la grande stima che lo stesso Sarri nutre per il suo attuale portiere.

Servirebbe un ricambio di grande livello, ma all’orizzonte non si vedono soluzioni praticabili. Per questo i partenopei avrebbero deciso di continuare con lo spagnolo, che, da parte sua, sembra avere idee diverse. Il buon Pepe, infatti, ha portato sul tavolo della dirigenza napoletana un’offerta da 5 milioni di euro per il suo cartellino. Una proposta importante, che, di fatto, libererebbe per le casse societarie circa 10 milioni, considerando l’ultimo anno di stipendio lordo che il Napoli andrebbe a risparmiare.

I soldi, però, non sono tutto. E gli azzurri in questo momento non vendono. Non possono permetterselo, senza un’alternativa valida. Non vendono, ma nemmeno rinnovano, in realtà. Ed è questo aspetto che a Reina proprio non va giù. Lo spagnolo, lasciando Napoli, firmerebbe un triennale con cifre simili a quelle che già guadagna. L’ultimo grande contratto della sua carriera, che, ad oggi, il club azzurro non vuole garantirgli. Il diktat presidenziale, “mica si può sempre rinnovare”, è stato chiaro.

Quali scenari, allora? Di certo, ad unire Napoli e Reina c’è ancora un altro anno di contratto. Fino al 30 giugno 2018, le parti sono legalmente obbligate a restare insieme. Tenere lo spagnolo a scadenza, però, può rappresentare un rischio: obbligare alla permanenza un calciatore scontento in un ruolo così delicato non è semplice

Lunedì le parti si rivedranno, e chissà che non ci sia un chiarimento definitivo. È necessario a prescindere: dopo la famosa battuta della cena di fine anno, i rapporti tra De Laurentiis e Pepe sono precipitati. Ricucire lo strappo personale tra i due potrebbe essere un primo passo per continuare serenamente insieme. Ma, ad oggi, la situazione resta burrasosa. Per usare un eufemismo.