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"Stufi del calcio italiano, innamorati dell'Arsenal!", alla scoperta del fan club ufficiale dei Gunners: "Vi invidiamo un calciatore, giovedì sarà durissima..."

09.04.2019 12:17 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - "Stufi del calcio italiano, innamorati dell'Arsenal!", alla scoperta del fan club ufficiale dei Gunners: "Vi invidiamo un calciatore, giovedì sarà durissima..."

(di Fabio Tarantino) - C'è una parte dell'Italia, stufa della Serie A, delle sue dinamiche e antipatiche abitudini, che da qualche anno tifa Arsenal. Si ritrova ogni giorno, virtualmente, grazie ad "Italian Gooners" che è il principale fan club ufficialmente riconosciuto, nel 2008, dalla società inglese: oltre 200 iscritti, un gruppo di WhatsApp rigorosamente 'silenziato', un "board ricco e variegato" con tifosi d'ogni genere, provenienti da qualsiasi regione, anche dalla Campania, accomunati dalla passione per la squadra di Emery, pronti a vivere la sfida di giovedì col Napoli.

L'IDEA - Si diventa tifosi dell'Arsenal per caso: "Il libro 'Febbre a 90' mi ha fatto innamorare!" rivelano Giacomo, il segretario, e il siciliano Alberto, 38 anni, tifoso del Messina, a Londra dal 2013 per lavoro. Riccardo, 24 anni, piemontese di Cirié, era juventino ed ha scoperto l'Arsenal in tv: "Nel 2011, quando il club ha festeggiato i 125 anni di vita, Sportitalia trasmetteva tutte le gare in differita". Il sorteggio ha unito le due passioni di Francesco, 23 anni, di Angri: "Tifo Napoli da sempre, come la mia famiglia, ma dal 2003 anche Arsenal. Era marzo, coi miei a Londra, quando mio padre mi portò ad Highbury per la sfida col Manchester United: la più bella partita della mia vita allo stadio. Mi innamorai di Henry. E vi assicuro che prendere un aereo per Londra, e seguire una squadra come fosse della tua città, è una sensazione incredibile". Ogni socio ha una sua personalissima storia, un destino che l'ha condotto ai Gunners, che l'ha spinto a fare una scelta insolita, allontanandosi dal calcio italiano per seguire una squadra distante centinaia di chilometri eppure ad un passo grazie al potere del web, dei social, di quest'epoca che unisce il mondo.

BASTA SERIE A - L'Arsenal arriva (anche) quando s'esaurisce la passione per l'Italia. Il piemontese Riccardo, come detto, era juventino: "Ma quella squadra non mi appassionava più, così ho deciso di legarmi all'Arsenal". Il segretario, Giacomo, ad un certo punto si è stufato dell'Atalanta: "In realtà sono ancora tifoso, ma di Serie C. Prima andavo in curva, ma non potevo più rischiare di riceve manganellate o lacrimogeni. All'età di 40 anni non posso litigare con la gente per una partita di pallone. Non fa per me. In Inghilterra ho visto una trentina di gare e non ho mai avuto neppure la minima percezione del pericolo. Al pub dello stadio, a mezz'ora dal fischio d'inizio, ci sono tifosi delle due squadre che si divertono insieme, ognuno con le proprie sciarpe, senza problemi". 

TIFARE INSIEME - Italian Gooners esiste, resiste e si sviluppa grazie a Facebook, con un gruppo aperto a tutti, ma gli iscritti sono in contatto anche su WhatsApp con una chat composta da 'pochi' intimi, eppure sono una cinquantina, che parlano di tutto, mai solo di Arsenal: "Siamo costretti a silenziare il gruppo perché ci arrivano troppe notifiche - ammette l'ex juventino Riccardo - ma grazie a questo gruppo ho conosciuto tantissime persone con le quali sono sempre in contatto". Il calcio unisce, per chi l'ha dimenticato, e Italian Gooners - col suo direttore, Massimo, e il segretario che ritorna, Giacomo - si avvicina ai tifosi italiani dell'Arsenal offrendo ogni domenica, a qualcuno, la possibilità di andare all'Emirates: "L'Arsenal, per ogni partita casalinga, ci garantisce almeno un paio di biglietti. Alle volte quattro, altre dieci, altre due. Dipende dalle gare". Col Napoli, ad esempio, via libera per due tifosi italiani che vivono a Londra: "Saremo presenti col nostro striscione, creato rispettando i requisiti che ci ha fornito proprio l'Arsenal".

INSIDIA GUNNERS - Cosa c'è da temere dell'Arsenal? "L'Emirates è il suo fortino - avverte il siciliano Alberto - e la coppia Lacazette-Aubameyang fa paura: il primo è completo, il secondo gioca pochi palloni ma li concretizza tutti. Ma il Napoli dovrà stare attento anche a due vecchie conoscenze del calcio italiano, Papastathopoulos e Torreira, e al portiere Leno, che sta crescendo tanto". La discontinuità è un problema da risolvere, per Emery: "Siamo capaci di fare due gol a tutti o di perdere con chiunque, come con l'Everton, senza fare un solo tiro in porta" spiega il segretario Giacomo: "In difesa siamo fragili, in attacco fortissimi. Certo, se si svegliasse anche Ozil...". 

IL NAPOLI FA PAURA - La squadra di Ancelotti è molto temuta: "È stato un sorteggio negativo - spiegano tutti - e vi invidiamo Koulibaly, un difensore fortissimo, oltre ad Insigne e Mertens. Ospina? Lo ricordiamo con simpatia, ma da noi alternava grandi parate a diverse cappellate". Francesco di Angri, il tifoso dei Gunners dal cuore azzurro, ha le idee chiare sul pronostico: "Si affrontano le due favorite alla vittoria finale, ma il Napoli passerà il turno perché è più forte in difesa, anche se ha minor esperienza. Comunque spero che una delle due possa andare in finale: sul sito della Uefa ho vinto un biglietto per Baku, anche se non so ancora come arrivarci". Dettagli.