Il PM Visone a TN: "Decisione su Suarez getta nuove ombre su funzionamento e adeguatezza della Giustizia Sportiva"

Giuseppe Visone, sostituto procuratore della DDA di Napoli, ha analizzato per Tuttonapoli la decisione di archiviare il Caso Suarez da parte della Procura Federale.

16.12.2021 13:31 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Il PM Visone a TN: "Decisione su Suarez getta nuove ombre su funzionamento e adeguatezza della Giustizia Sportiva"

Giuseppe Visone, sostituto procuratore della DDA di Napoli, ha analizzato per Tuttonapoli la decisione di archiviare il Caso Suarez da parte della Procura Federale.

"La recente decisione della Procura Federale sul caso Suarez getta ulteriori ombre sul funzionamento degli organi di giustizia sportiva e sulla loro adeguatezza a fronte degli interessi in concreto amministrati.

La comunicazione dell’avvenuta archiviazione, giunta dopo oltre un anno dalla trasmissione integrale degli atti di indagine da parte della Procura di Perugia e preceduta dalle anomale anticipazioni del presidente Gravina, ha rotto l’assordante ed imbarazzante silenzio che era caduto sulla vicenda.

Ci si è affrettati a precisare che la decisione sarebbe stata assunta “allo stato degli atti”; tale affermazione appare vacua e vagamente beffarda tenuto conto della totale disponibilità in sede federale del materiale investigativo raccolto dagli inquirenti perugini e della assenza di approfondimenti istruttori in corso da parte degli organi sportivi.

Nel merito la scelta di non esercitare l’azione disciplinare sarebbe, poi, stata dettata dall’assenza di prove in ordine al coinvolgimento diretto dei tesserati della Juventus nella vicenda. 

Tale decisione appare giuridicamente incomprensibile per una serie di motivi.

In primo luogo determina, di fatto, una totale sottovalutazione del materiale probatorio raccolto a Perugia che, è giusto ricordare, ha prodotto nell’ordine l’applicazione di misure cautelari, il patteggiamento dell’esaminatore, le dimissioni del rettore dell’Università ed il rinvio a giudizio del legale della Juventus.

Pensiona completamente la prova logica e oblitera il principio del qui prodest. Infatti non si comprende nell’interesse di chi abbia operato l’avvocato e per quale motivo abbia violato il mandato difensivo ricevuto ponendo in essere condotte potenzialmente di rilievo penale all’insaputa del proprio cliente, diretto beneficiario degli effetti della condotta.

Nella sostanza non tiene conto del fattivo interessamento dei vertici bianconeri per l’accelerazione della pratica amministrativa di riconoscimento della cittadinanza italiana a Suarez ed omette di considerare l’esistenza di prove in ordine all’avvenuto ringraziamento post esame operato da Paratici e Cherubini alla dirigenza dell’Ateneo umbro.

Inoltre, non valuta la circostanza dell’esistenza di un procedimento a carico di Paratici per il delitto di cui all’art. 371 bis c.p., ossia per aver falsamente dichiarato ai pubblici ministeri di non aver contattato dirigenti del ministero degli interni per la pratica Suarez.

Infine, non valorizza il dato della contemporaneità tra l’esame di italiano del calciatore uruguaiano e la trattativa in corso con la Juventus per il suo trasferimento, nel momento stesso in cui, va ricordato, il club bianconero aveva esaurito gli slot per il tesseramento di calciatori extracomunitari.

Beh che dire sarebbe tutto straordinariamente divertente se non fosse tragicamente vero.