Undici metri fatali, tanti rimpianti e l’ennesimo talento sul quale puntare forte: il 2015 della Primavera

Dodici mesi di talenti esplosi, prospetti su cui scommettere, dubbi, certezze ma anche una lista infinita di rimpianti
01.01.2016 18:45 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Fabio Tarantino
Undici metri fatali, tanti rimpianti e l’ennesimo talento sul quale puntare forte: il 2015 della Primavera
© foto di Tuttonapoli.net

Dodici mesi di talenti esplosi, prospetti su cui scommettere, dubbi, certezze ma anche una lista infinita di rimpianti. Questo, in sintesi, il 2015 vissuto dalla Primavera del Napoli, rinchiuso in un elenco di traguardi mancati o altri raggiunti solo a metà: qualificazione ai playoff sfumata, uscita ai quarti nel Viareggio Cup, eliminazione prematura dalla Tim Cup ed ora, al termine del girone d’andata, decimo posto in classifica e una voglia matta di risalire la china.

NUMERI. Nell’anno che sta per tramontare il Napoli ha disputato 32 partite ufficiali dai seguenti esiti: 16 vittorie, 12 sconfitte e 4 pareggi. Il battesimo stagionale è coinciso con una vittoria (3-2) contro il Crotone, l’addio al 2015 da un nuovo successo (4-1) contro il Latina. Nel mezzo diversi passi falsi, qualche impresa e risultati dal segno “ics” non sempre accettati volentieri. Tra le delusioni recenti, oltre all’attuale piazzamento nel Girone C, l’eliminazione al primo turno di Tim Cup dopo la sconfitta esterna (2-0) sul campo dell’Empoli.

UNDICI METRI FATALI. Il rimpianto maggiore, al netto della mancata qualificazione ai playoff dello scorso anno, è rappresentato dall’eliminazione al Torneo di Viareggio contro il Verona, ai quarti di finale, dopo la lotteria dei rigori. Il Napoli aveva dominato il proprio raggruppamento (due vittorie ed un pareggio) ed aveva superato agevolmente anche gli ottavi (0-2) contro il Brugge. Lo stop è arrivato contro il Verona, squadra già affrontata nella fase a gironi: dopo lo zero a zero maturato al novantesimo la formazione di Saurini si è arresa 3-2 dagli undici metri.

PROTAGONISTI. Non solo note negative, però. Lo ha sottolineato più volte lo stesso Giampaolo Saurini: “Oltre ai risultati sportivi, la più grande vittoria è la crescita dei miei ragazzi”. Da questo punto di vista il Napoli può essere – parzialmente – soddisfatto. Gran parte dei calciatori dello scorso anno, infatti, giocano oggi in Lega Pro: Contini, Anastasio, Prezioso, Palmiero, Romano, Bifulco e tanti altri. Alcuni sono titolari, altri comprimari, altri ancora faticano ad emergere ma avranno ugualmente la propria chance per mettersi in mostra.

BOMBER. La speciale classifica di capocannoniere azzurro del 2015 va ad Antonio Negro, quota 9 centri in dodici mesi con la maglia della Primavera. In realtà lo score sarebbe ben più ampio se considerassimo anche le realizzazioni dello scorso anno con gli Allievi. Quest’anno Negro, classe ’98, ha già segnato 8 gol in campionato, alle quali va aggiunta la prima rete in Primavera siglata lo scorso anno proprio contro il Crotone nella gara d’apertura del 2015. Alle sue spalle, a quota 7 centri, Mattia Persano, bomber ex Lecce che in estate è passato alla Primavera del Bologna. Più distaccato Alfredo Bifulco (oggi al Rimini), capocannoniere – con Persano – lo scorso anno ma autore di appena 4 centri nel 2015.