Ag. Sarri a TN: “Il mister non bluffa, è tranquillissimo. Serve un Napoli illuminato da una lucida follia”

13.02.2016 13:38 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Ag. Sarri a TN: “Il mister non bluffa, è tranquillissimo. Serve un Napoli illuminato da una lucida follia”

Un Sarri carico e “lucidamente folle” quello che ha parlato ieri nella classica conferenza stampa di Castel Volturno. Il mister vivrà oggi una delle serate più importanti della sua carriera, ma lo farà con l’approccio di sempre: lavoro, lavoro e ancora lavoro. Ne abbiamo parlato con il suo agente, Alessandro Pellegrini,  a poche ore della supersfida alla Juventus.

Il mister bluffa quando dice che per lui Juve-Napoli vale quanto Sangiovannese-Grosseto? “No, assolutamente. In fondo è una partita come tutte le altre, è stata preparata bene ma non c’era bisogno di motivazioni particolari. Ha lasciato che l’effetto mediatico coinvolgesse i ragazzi nella maniera corretta”.

Dalla C a un match Scudetto in 4 anni. Lei sapeva già che sarebbe arrivato così in alto? “L’ho sempre saputo, conosco le sue qualità e i suoi metodi, è un allenatore che applica la scienza allo sport, un innovatore. Si sapeva che prima o poi i risultati sarebbero arrivati… Sono arrivati un po’ troppo poi, ma è stato anche bravo a sfruttare al meglio l’occasione che gli è stata data da Aurelio De Laurentiis. Credo che alla fine i miei presentimenti siano risultati veri. Qualcun altro nell’ambiente era titubante ma è  normale, quando arriva uno ‘sconosciuto’, stare sul chi va là”.

Sarri ha parlato della “follia” di imporre il gioco azzurro a Torino. Vedremo il Napoli di sempre? “Solo il Napoli di sempre può mettere in difficoltà la Juve, e forse ci vorrà anche qualcosa in più. I bianconeri sono la squadra più forte del campionato, hanno balbettato in qualche gara e quindi ora soffrono ancora questo ridottissimo gap rispetto a noi. Ma il Napoli normale non basterà: ne servirà uno illuminato da una lucida follia”.

C’è da temere qualcosa in particolare dei bianconeri? “No, l’avversario è conosciuto e forte, sa essere imprevedibile come noi. A Torino, come ha detto il mister, rappresenteremo un popolo intero e questo dovrà darci tanta forza”.

In questo senso la grande accoglienza vissuta a Capodichino ieri pomeriggio può rappresentare un’ulteriore spinta? “E’ stato bellissimo, ma Maurizio sente queste cose ogni giorno: se c’è una cosa che filtra sempre è l’amore della gente per la sua squadra”.

Dal suo arrivo all’ombra del Vesuvio il mister ha sempre fatto capire di sentire particolarmente il match con la Juventus… “E’ una sfida che chiunque faccia il suo mestiere la sente in particolar modo: davanti c’è la squadra più forte d’Italia, allenata dal miglior tecnico del Bel Paese”.

Meglio anche di Maurizio? “No, ovviamente escludendo lui, che per me è fuori classifica. C’è una sfida nella sfida, gli allenatori vengono dalla stessa terra, hanno modi di allenare ed atteggiamenti diversi ma entrambi stanno ottenendo grandissimi risultati”.

Lo spauracchio della Vecchia Signora si chiama Gonzalo Higuain, è lui l’uomo più pericoloso. 24 gol in 24 gare parlano chiaro, e l’argentino in ogni intervista ringrazia Sarri per il suo rendimento. Tra i due c’è feeling... “Ormai è cosa nota, il rapporto è così con tutti i giocatori: fa scalpore che un campione come Gonzalo si rapporti così con l’ex tecnico dell’Empoli, ma in fondo parliamo di uomini tra i quali è logico si costruisca un rapporto umano al di là di quello professionale. Gli abbracci e le manifestazioni d’affetto sono normali quando si raccolgono i frutti di un lavoro quotidiano vissuto fianco a fianco, non ci vedo niente di strano”.

Se le cose dovessero andar bene, sarà dura contenere l’euforia? “A questa non rispondo, fammene un’altra…”

… e se invece andassero male, teme un contraccolpo psicologico? “Non ci siamo, cambiala ancora. Magari chiedimi che tempo fa a Torino. Anzi, non so nemmeno questo. Cerca su internet”