Basta chiacchiere e richieste di rinnovi. Patti chiari, ambiente compatto e tanto sudore: il codice Sarri per ridare nerbo al Napoli.

Si riparta dalla rimonta, quella piena anche sognata dopo il rigore che Giacomelli concede con eloquente labiale
22.08.2016 17:50 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Basta chiacchiere e richieste di rinnovi. Patti chiari, ambiente compatto e tanto sudore: il codice Sarri per ridare nerbo al Napoli.

Si riparta dalla rimonta, quella piena anche sognata dopo il rigore che Giacomelli concede con eloquente labiale (“netto” in risposta alle proteste pescaresi) prima di cedere alla rettifica di Rocchi. Il Napoli dell’Adriatico vive 50 minuti tra i più amorfi e svagati della gestione Sarri. Si farà bene a voltare definitivamente pagina per archiviare le chiacchiere, i tradimenti, le richieste di rinnovi a cifre blu, strascico fastidiosissimo nella testa di tutto l’ambiente. Il messaggio dell’ultima, unica conferenza di Castelvolturno è inequivocabile: se lo scorso anno ci fu bisogno di lavoro e tanto sudore per rodare gli ingranaggi, renderli perfetti al servizio di Higuain, ce ne vorrà anche di più nella stagione della Champions ritrovata. Sarri ama le sfide e questa la definisce “gustosa” perché non sarà neppure tanto male guidare una rosa cui all’intelaiatura si sono aggiunti i numeri di potenziali campioni del domani.

L’importante è che il messaggio sia chiaro: si liberi la mente per ritrovare la concentrazione assoluta, mancata per tutto il primo tempo a Pescara, si tirino fuori i denti come ampiamente fatto dall’ottimo Dries Mertens. Ci vuole il cuore e, come ripete Sarri, il carattere perché questa squadra, che è stata emblema del bel gioco, non può cedere all’alibi di Higuain. D’altronde la ripresa dell’Adriatico, nei minuti in cui il Napoli ha di nuovo sentito con forza la maglia addosso, è stata foriera di ottimi spunti. Affinchè i giovani arrivati possano integrarsi in fretta, il compito più importante spetta alla guardia storica: le telenovele estive vanno archiviate perché la serie A è partita e alle altre, per nessuna grande il compito d’esordio è stato facile, è giusto non concedere ulteriori vantaggi.