Il racconto da brividi di Lukaku: "Infanzia tra i ratti, senza luce e con la voglia di diventare il n° 1"

Il centravanti del Manchester United ha rilasciato una splendida intervista a The Players' Tribune ripercorrendo le tappe principali della sua infanzia
19.06.2018 21:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il racconto da brividi di Lukaku: "Infanzia tra i ratti, senza luce e con la voglia di diventare il n° 1"
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"Ricordo il momento esatto in cui mi resi conto che eravamo in miseria, non semplicemente poveri. Avevo sei anni e, tornando a casa da scuola per la pausa pranzo, vidi mia madre piangere. Quel giorno il menù era lo stesso del giorno prima e di tutti quelli precedenti. Pane e latte allungato con l'acqua era tutto ciò che ci potevamo permettere. Feci una promessa, giurando che un giorno sarebbe cambiato tutto e che avrei smesso di vederci vivere in quelle condizioni". Parole e pensieri di Romelu Lukaku, attaccante del Belgio che ieri ha siglato una doppietta contro Panama. Il centravanti del Manchester United ha rilasciato una splendida intervista a The Players' Tribune ripercorrendo le tappe principali della sua infanzia. "Mio padre era stato giocatore professionista, ma ormai aveva smesso di giocare ed eravamo rimasti senza soldi.

La prima cosa che scomparve fu la Tv: niente più calcio. Poi la corrente elettrica: niente più luce, spesso per settimane. Quindi l'acqua corrente, via anche quella, e io che mi facevo la doccia in piedi dentro alle pentole, lavandomi i capelli con acqua raccolta in piccole scodelle. Nei miei primi anni avevano un solo obiettivo: fare la storia del calcio belga. Non volevo essere tra i più forti, puntavo ad essere semplicemente il migliore, il più forte e il più grande di tutti. Perché ricordavo quando schivavo i ratti in giro per casa, perché non ho mai potuto guardare la Champions in Tv e perché ricordo come mi guardavano i genitori degli altri ragazzini. Per me era un missione".