Trapattoni sta con Allegri: "Gli allenatori devono badare al sodo! Anche difendersi è bellezza..."

Così a Tuttosport
21.03.2018 16:10 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Trapattoni sta con Allegri: "Gli allenatori devono badare al sodo! Anche difendersi è bellezza..."
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© foto di Stefano Porta/PhotoViews

"Sbilanciarsi è difficile, il bello comincia adesso. Il Napoli è trascinato da un’intera città, ma la Juventus ha due punti in più e un’abitudine maggiore: per i bianconeri conquistare lo scudetto è un obbligo e una necessità. Saranno i dettagli a fare la differenza, a partire dalla condizione atletica. Chi è meglio preparato a livello fisico ha un vantaggio che alla fine può risultare determinante". Così si esprime sulla lotta scudetto l'ex ct Giovanni Trapattoni in un'intervista a Tuttosport. 

Chi preferisce tra Allegri e Sarri? «Sono due allenatori bravi, ma diversi, con passati differenti anche da giocatori».

Allegri ripete spesso: “Conta chi arriva primo e mette il proprio nome nell’albo d’oro, non il bel gioco”.  «Noi allenatori dobbiamo fare fuoco con la legna che abbiamo, dobbiamo badare al sodo. In base ai giocatori scegli un gioco e cerchi sempre di innalzare la qualità e la spettacolarità, però non sempre ci riesci e non sempre è possibile. Alla Juventus devi vincere, era così anche ai miei tempi: l’Avvocato me lo ricordava sempre». 

La Juventus ha eguagliato il record che aveva stabilito nel 2016: 10 partite senza subire reti. Sapersi difendere bene rientra nel concetto di bellezza del calcio?  «Certo, perché il calcio è fatto di due fasi: offensiva e difensiva. E soprattutto quando ti trovi di fronte degli squadroni che hanno attaccanti di caratura internazionale mica puoi lasciare loro spazi e affrontarli con pochi uomini. Le mie punte a volte facevano i terzini e lo stesso capita nella Juventus di adesso: Allegri è stato bravissimo a trasmettere questa voglia di sacrificarsi ai suoi. La fase difensiva è importante anche per preparare il contrattacco. Se ti difendi bene, riparti meglio». 

Il suo preferito nella Juventus? «I campioni sono tanti, ma se devo fare solo un nome dico Higuain. Mi piace perché è un attaccante universale. Oltre che un fantastico finalizzatore, possiede le qualità tecniche per raccordare il gioco e mandare in gol pure i compagni. Il Pipita sarebbe stato bene anche in una delle mie tante Juventus».