Il retroscena di Jacobelli: "La Coppa Italia di Mattarella"

29.05.2020 13:50 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il retroscena di Jacobelli: "La Coppa Italia di Mattarella"
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“La Coppa Italia di Mattarella”. Con questo titolo in cui tira in ballo il Presidente della Repubblica si apre l’editoriale di Xavier Jacobelli su Tuttosport. Questo il pensiero del direttore del quotidiano torinese: “Alla fine ha vinto il calcio e, soprattutto, chi ama il calcio ed è questo ciò che conta. La ripartenza della Coppa Italia, della Serie A, della Serie B e della Serie A femminile è un segnale di fiducia, di speranza, di determinazione ad uscire dall’incubo Covid anche grazie alla forza dello sport più amato dagli italiani. Era ora e ce n’è voluta, in queste settimane di demagogiche strumentalizzazioni; di un passo avanti e tre indietro; di giravolte della politica; di capovolte di quelli che remavano contro, forse perché terrorizzati dall’idea di rischiare la B e di pagare gli stipendi; di quelli che minimizzano la verità sotto gli occhi di tutti: se si fosse fermata la A, si sarebbe fermato non solo tutto il calcio, ma l’intero sport italiano di cui il calcio è volano visto che, ogni anno, paga allo Stato 1 miliardo e 250 milioni di euro… Con la tenacia che tanto onora la sua gente abruzzese, Gabriele Gravina ha tenuto duro. Gravina ha vinto la partita, come l’ha vinta Paolo Dal Pino… Ma una rete importante l’ha metaforicamente segnata anche Sergio Mattarella.

Ricominciare con la Coppa Italia: nel Palazzo della politica dicono che la proposta di Spadafora sia piaciuta subito all’inquilino del Quirinale. La Coppa Italia è il trofeo nazionale, il Presidente della Repubblica lo consegna ai vincitori. Le semifinali e l’ultimo atto saranno trasmessi in chiaro dalla Rai che, presumibilmente, farà un botto di ascolti. Quale competizione migliore per segnare il punto di ripartenza del nostro calcio sotto gli occhi del Capo dello Stato e di milioni di italiani? Gran bel gol, caro Presidente. Non vedevamo l’ora che lo segnasse”.